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Il palazzo

Autentico Palazzo del '600

Costruito nel 1.602 delimitato da spessi muri a gravità, la facciata è decorata a fascioni orizzontali color ocra e terra di Siena, integrati da cornici e timpani che incorniciano le finestre, datate inizio ‘800, tipiche dello stile dell’epoca (Neoclassico Impero).

La struttura architettonica è sostanzialmente rimasta quella originaria del ‘600, a cui sono state apportate nel ‘700 ed all’inizio dell’800 alcune integrazioni, ed aggiunte marginali, per lo più di natura decorativa, per aggiornare la casa al gusto dell’epoca. Nell’800 è stato aggiunto il fabbricato a 2 piani f.t. che costituisce il lato corto dell’immobile. Tutti gli interventi successivi, effettuati in epoche più recenti, sono stati limitati esclusivamente al risanamento conservativo, alla manutenzione ed all’aggiornamento impiantistico, distributivo e funzionale, interventi che non hanno in alcun modo snaturato l’impianto architettonico originario. La struttura architettonica originaria, in cui si possono agevolmente “leggere” le sovrapposizioni settecentesche e ottocentesche, è integrata sia dall’autenticità dell’apparato decorativo degli interni (portoncini e scuri delle finestre ad ante scolpite del ‘600, camini in marmo “macchia vecchia”, porte e sovrapporte del ‘700, pavimenti in cotto o in pietra, decorazioni di soffitti e muri delle sale del 1°piano, etc.), sia dall’autenticità degli arredi tipici del barocco piemontese (mobili, oggetti e quadri) che sono in buona parte “nati” con la casa e sono rimasti sempre al sui interno.

Quattro secoli di storia

Interessante è la continuità, per più di quattro secoli, della proprietà del palazzotto, che è rimasto sempre nell’ambito della stessa famiglia: SISMONDA dal 1.600 fino al 1.870, Proto-Notai dal ‘600 fino all’800 (il palazzotto ospitava sia la loro abitazione, che lo studio notarile); la casa é passata per via femminile ai BOTTO-MICCA, ed oggi è di proprietà di Alessandro SCLOPIS, per successione della Madre Giovanna BOTTO-MICCA. Nell’800 vi hanno abitato i Fratelli Angelo ed Eugenio SISMONDA, insigni geologi dell’800, membri dell’Accademia delle Scienze di Torino; a loro è dedicata una via a Corneliano e un corso a Torino: i loro studi, in stretta corrispondenza con gli omologhi parigini, furono fondamentali per la realizzazione nell’800 del Traforo del Frejus, grandiosa opera di ingegneria, traordinariamente moderna per i mezzi e dell’epoca.

Barocco piemontese

La SOPRINTENDENZA ai BENI CULTURALI ed ARCHITETTONICI del PIEMONTE ha posto il vincolo storico architettonico sul palazzotto, estendendolo specificamente anche all’apparato decorativo, agli arredi ed agli oggetti posti all’interno (che sono stati catalogati), riconoscendone il carattere autentico ed originario, quale raro esempio di palazzotto tipicamente borghese del Barocco Piemontese.

Ristrutturazioni conservative

L’intero fabbricato è stato recentemente oggetto di una completa ristrutturazione:

1. Rifacimento del Tetto.
2. Restauro Conservativo della Facciata lato piazza, con rifacimento degli elementi decorativi, cornici, fascie, etc. conformemente alle prescrizioni della Soprintendenza alle Belle Arti.
3. Realizzazione di un nuovo piano mansardato abitabile nel sottotetto, con la posa di nuovi abbaini e lucernari, e relative opere interne.
4. Al piano 2°: interventi per una nuova distribuzione interna.
5. Al piano 1°: Restauro Conservativo comprese le decorazioni di soffitti e muri con la ripresa degli affreschi.
6. Al piano Terreno: restauro conservativo, risanamento dei muri, etc.
7. Nuovi impianti: elettrico, citofonico, TV, TV satelliare, Gas, Riscaldamento.

800

Metri quadri

420

anni di storia

7

camere

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